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Elenco di alcuni ex bambini di Selvino con la loro attività e professione nel 1984 circa.
Tratto dal libro di Aharon Megged dedicato a Sciesopoli.

Adam Wechsler, che si salvò miracolosamente dagli esperimenti di Mengele ad Auschwitz, è diventato un costruttore edile.

Alex Czoban-Sarel, che girovagò per anni tra villaggi e foreste, è diventato un tecnico dell’industria aeronautica israeliana.

Aviva Czoban-Sarel (sorella di Alex), rimasta nascosta in un convento, è diventata segretaria in un asilo-nido.

Arie Landstein, che lavorò nei campi di Plashov e Mauthausen, ha diretto un settore della rete di case per anziani della Confederazione dei lavoratori.

Arie Lindenbaum (Lunnek), che visse nascosto nei villaggi presso Lvov, è diventato un giornalista.

Abram Hasman (Abek), che vide la morte ad Auschwitz e patì in vari campi di lavoro, è diventato vicedirettore generale della Banca Hapoalim, uno dei maggiori istituti finanziari d’Israele.

Abram Kutner, che fu deportato ad Auschwitz e fece la “marcia della morte” fino a Saxenhausen, ebbe una carica di alta responsabilità presso il reattore nucleare di Dimona (nato il 15 agosto 1930 e morto nel marzo 1986). Fu il primo segretario del Kibbutz di Zeelim, dove sposò Cipora Balem, una Bambina di Selvino.

Abram Landau, che visse gli orrori di Auschwitz e Buchenwald, è diventato il direttore del dipartimento servizi sociali nel Comune di Haifa.

Abram Lipkunski-Aviel, ex partigiano nei boschi, ha organizzato e diretto un’agenzia di distribuzione di libri.

Ayala Lieberman-Aviél, che lavorò in case di contadini nei villaggi ucraini dopo essere rimasta orfana, è diventata un’infermiera.

Chaim Lagzicki, che scavò gallerie nelle montagne della Slesia sotto la frusta delle SS, è diventato direttore di un impianto di refrigerazione.

Chaim Luftman-Sarid, che patì la fame nel ghetto di Lodz e fu liberato dal campo di Ebensee, è diventato tenente colonnello della riserva e direttore delle attività informative e culturali di un importante sindacato.

Chava Katz, che con le sue cinque sorelle partecipò alla “marcia della morte”, è diventatat segretaria del Consiglio delle donne lavoratrici a Nazareth.

Dov Grannot (Bernhard Grinhaut), che passò per i campi a Plashov e Mauthausen, ha lavorato in una raffineria di petrolio.

Emmanuel Borisov-Dagan (“il russo”), che combatté con i partigiani a Odessa, è diventato ingegnere nelle imprese Rafael

Gary Bertini, insegnante a Sciesopoli, è diventato un direttore d’orchestra di fama mondiale.

Ghershon Klein, che sopravvisse alle selezioni a Birkenau e lavorò nelle fabbriche di armi, è diventato un alto funzionario del Technion.

Malka Shafrir, che a dodici anni fu mandata da Auschwitz a lavorare in un campo presso Stoccarda, è diventato membro del Kibbutz di Rosh Hanikrà.

Matityahu Drobles (Mathes), che soffrì la fame nel ghetto di Varsavia e si nascose in vari villaggi, è diventato membro di Mevoot Beitar e direttore del dipartimento colonizzazione dell’Agenzia Ebraica.

Miriam Ellerhant-Dagan, che con la sorella gemella Shoshana fuggì dal ghetto di Cracovia e si nascose nei villaggi fingendosi cristiana, è diventata un tecnico nel laboratorio di un ospedale in Israele.

Pinchas Ringer e Ya’akov Meriash, che furono deportati nei campi della morte, sono diventati proprietari di una grossa fabbrica di macchine agricole che esporta in tutto il mondo.

Ram Shichor (Rommek), che a dieci anni lavorava nelle miniere di sale, è diventato direttore dell’impresa EvenVessid.

Ruth Rotenberg-Goldstein, che vagabondò per le distese della Siberia e dell’Uzbekistan, è diventata segretaria e tesoriere di una grande organizzazione di kibbutz.

Shmuel Katz, condannato a morte al campo di Gusen, ha lavorato nel sindacato dei lavoratori di Nahariya.

Shmuel Milchman, che passò per i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen ed Ebensee, è diventato tipografo.

Shmuel Shulman-Shilo, che partecipò alla rivolta nel ghetto di Lutsk, è diventato membro del Kibbutz di Tzeelim, attore di fama e insegnante.

Tzippora Hegger-Levite, che soffrì la fame nei campi in Sassonia, è diventato insegnante di letteratura.

Ya’acov Hollender (Yannek), che lavorò nelle miniere di carbone e nel campo di Plashov, è diventato un famoso compositore e direttore di coro.

Ya’acov Skulnik-Eshkol, che visse profugo nel Kazakístan, ha insegnato al liceo di un kibbutz.

Yehoshua Dembinsky, liberato morente da Gunsthachen, è diventato proprietario di una fabbrica a Holon.

Yeshayahu Flamholtz-Lahav, che fuggì dal campo di concentramento a Blizhi, è diventato direttore di una società per la vendita di prodotti agricoli.

Zeev Weinraub-Reuveni, che combatté nell’Armata Rossa e lavorò nelle fabbriche di munizioni negli Urali, è diventato direttore di un istituto per l’educazione sionista.

Zvi Kanner, che lavorò nelle miniere di sale della Germania settentrionale, è diventato un noto attore comico di pantomima.


Alcuni sono caduti nella guerra per la nascita dello Stato d’Israele:
Zeev Murszczick, Lili Nudelman, Shalom Finkelstein, Shlomo Krampf.


E poi altri nomi: Estherke, Buchko, Luba, Leake, Itzhak, Yudale, Reuven, Fischel, Sara, Zusia e tanti altri.
I circa ottocento bambini sono andati a vivere in ogni angolo d’Israele e in America.

Molti ci hanno già lasciato, ma ci sono ancora i loro figli e figlie ormai adulti, i loro nipoti e pronipoti.


I primi ottanta “Bambini di Selvino.

Yad-Vashem-Archives

La lista è conservata nell’Archivio dello YAD VASHEM (il Memoriale dei Nomi) di Gerusalemme e fu spedita dalla Comunità Ebraica di Milano all’Opera di Soccorso Infanzia (OSE) di Ginevra, probabilmente in Ottobre-Novembre 1945. Si tratta dei primi ragazzi che abitarono la Casa di Selvino, dopo il suo avvio, il 22 Settembre 1945.

N. Nome Cognome Padre Madre Luogo nascita Nazione Data nascita
1 Balam Zipora Mandai Salda Lubomul Polonia 1931
2 Berkowicz Max Bernhard Helen Ognoslotina Cecoslovacchia 1933
3 Bernkovitz Noach Abraham Clara Bukarest Romania 1931
4 Bonufca Pnina Aron Lea Varsovie Polonia 1930
5 Brucman Rafael Gershon Braine Calish Polonia 1932
6 Distel Lila ? ? Log Polonia 1935
7 Drobles Matitjahu Mordhai Hana Varsovie Polonia 1931
8 Drobles Israel Mordhai Hana Varsovie Polonia 1933
9 Druckman Jakob Moshe Genie Biznis Romania 1931
10 Erenreich Moshe Josef Toba Jassi Romania 1931
11 Feuerstein Zyi Marcus Anis Drohobic Polonia 1935
12 Fiderer Sara Haim Berta Saleshcici Polonia 1930
13 Francental Alisa Isaacov Sara Lodz Polonia 1933
14 Fround Iwan Eugen Elisabeth n. Klein Papa Ungheria 1930
15 Friedrich Ilana Andre Mira Fiume Istria (ex Italia) 1937
16 Friedrich Eli Andre Mira Fiume Istria (ex Italia) 1938
17 Goldhammer Pinchas Kuba Salo Lodz Polonia 1934
18 Grosswirt Jehudith ? Anna Suisse Svizzera 1938
19 Gruenwald Ascher Mixe Malka Kishurda Ungheria 1939
20 Gurman Batia ? Zipora ? ? 1940
21 Hilsenrath Zacharja Dow Sarah Ottenja Polonia 1931
22 Hirsch Schlomo Hilel Risel Lodz Polonia 1931
23 Hohler Ahuva Shabtal Jeta Voslovice Polonia 1931
24 Jakobovio David Israel Genia Boregs Cecoslovacchia 1930
25 Jannover Jafa Moshe Feiga Zolcefca Polonia 1930
26 Katz Simcha Izchak Iran Poportczer Ungheria 1931
27 Katz Masha Samuel Evo t Lia. Polonia 1935
28 Klein Izchak Adolf Ester Olsizolza Ungheria 1931
29 Klosner Arie Leopold Helene Vienne Austria 1933
30 Kirschstein Zwi Sindel Chana n. Kutnowska Lodz Polonia 1930
31 Kissin Avivit Avram Passa Kovno Lituania 1931
32 Kramer Stefan Alexander Sarah n. Goldner Budapest Ungheria 1930
33 Krausman Jona Chaim Jetta Rika Tokia Ungheria 1931
34 Lanner Arje Samuel Gusta Kolozior Romania 1939
35 Lanner Mosche Samuel Gusta Kolozior Romania 1939
36 Lebmann Abraham Abel Lea n. Zubrana Wilna Polonia 1931
37 Lebovic Menahem Ire Berta Jasina Cecoslovacchia 1932
38 Leiter Miriam Jakov Rahel Hrenuv Polonia 1931
39 Levin Dvora Isak Gitel Kovno Lituania 1937
40 Levenbron Petali Abeso Rifka Albigova Polonia 1936
41 Levy Mirjam Kerli Helene Paris Francia 1932
42 Liebermann Ascher Moses Devorah n. Lipschitz Karpathen Russia 1930
43 Libescind Hana Gidel Sara Galisch Polonia 1930
44 Lifshiz Braha Meier Zivia Poviniz Polonia 1930
45 Marconi Niza Enzo Emilio Venezia Italia 1938
46 Menasse Liliana Samuele Norma n. Chiappa Milan Italia 1935
47 Menasse Roberto Samuele Norma n. Chiappa Turin Italia 1937
48 Menasse Celestina Samuele Norma n. Chiappa Turin Italia 1939
49 Megnasco Nava Gaetano Lina Venezia Italia 1937
50 Naht Sisel Avraam Rachel Lvov Polonia 1930
51 Narkunski Avraam Juda Mina Lithuanie Lituania 1941
52 Naumann Moses Juda Sahra n. Moschmann Lodz Polonia 1930
53 Polischuk Jakow Efraim Estera KatowItz Polonia 1934
54 Rosengarten Shoshana Izchak Feige Socoluv Polonia 1934
55 Rosner Baruch Schlomo Bluma Tob Ungheria 1932
56 Rubin Arie David Sara Oradimara Romania 1930
57 Sachs Chaja Izchak Eugenia Varsovie Polonia 1936
58 Sander Efraim Siegfried Lucia Berlin Germania 1934
59 Sander Raaman Siegfried Lucia Milan Italia 1940
60 Shraier Chaja Izik Male Helm Polonia 1930
61 Shwarz Hana Israel Hilda Cernoviz Romania 1937
62 Sobar AviVa Avram Henrica Lvov Polonia 1931
63 Steifman Dvora Moshe Feiga Poltus Polonia 1930
64 Sternberg. Jerachmiel William Rifka Bukarest Romania 1932
65 Strick Esther Majer Janka Krasnia Polonia 1937
66 Taub Iztak Avram Gisela Tokia Ungheria 1933
67 Taub Zerach Avram Gisela Tokia Ungheria 1933
68 Tenenbaum Zila Avraham Sara Sdveria Polonia 1932
69 Torok Benzion Isasca Perla Rocotno Polonia 1937
70 Ungar Shmuel Leib Lea Crosno Polonia 1932
71 Veis Jakob Schlomo Sara Beregsa Cecoslovacchia 1930
72 Veizer Haia Shlomo Dvora Varsovie Polonia 1930
73 Verber Ester Avraam Dvora Mesciovize Polonia 1931
74 Weinstoc Mirjam Aron Hma Bendin Polonia 1931
75 Weis Izchak Seev Reisel Sablush Cecoslovacchia 1930
76 Weintraub Izchak Adolf Ima Leipzig Germania 1936
77 Weintraub Jocheved Adolf Ima Leipzig Germania 1938
78 Werthaus Schlomo Arnwald Mal ka Varsovie Polonia 1933
79 Zlaj Rachel Simosmon Golda Jassi Romania 1935
80 Froimovic Mihael Shimon Fani Drahovo Cecoslovacchia 1930

In ebraico, il memoriale della Shoah di Gerusalemme “Yad Wa-Shem” significa: “Mi ricordo i nomi”, e nel vocabolo “Shem” vi è la radice del nome dei popoli Semiti, compresi gli arabi. Infatti le lingue semitiche (siriaco, aramaico, arabo, ebraico e fenicio) si sono diffuse nella regione etiopica e in Africa settentrionale.
Se i nomi sono dimenticati, è come se tutte queste persone non esistessero più, definitivamente.
Q
uindi raccontarli, caratteristica biblica ed ebraica di tutti i secoli (… racconterai a tuo figlio), è anche un modo di far vivere i morti, come in una cerimonia religiosa.
Così li elenchiamo noi, li nominiamo, dli iciamo, li raccontiamo uno ad uno.
Tutti i pellegrini e i turisti dovrebbero visitare
il memoriale “Yad Washem” che è come un luogo sacro.
Soprattutto bisogna andare nella galleria dei bambini. Là nell’oscurità e tra le stelle del cielo notturno sono nominati tutti i nomi, i luoghi di origine e il luogo della morte di un milione e mezzo di bambini uccisi nel campi di sterminio nazisti.

Sciesopoli e la lista dei suoi Figli, invece, racconta la straordinaria rinascita della vita, che non è più condizionata dal rifiuto di ricordare e parlare del passato.
La m
emoria di Sciesopoli e questa lista sono una “piccola” guida alla memoria della Shoah, un modo per conservare e tramandare i nomi alle nuove generazioni, affinché  il genocidio e il razzismo non ritornino mai più.


 

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