GIOVEDI 23 GIUGNO 2016, SCIESOPOLI FRA ARTE E SCULTURE
Verrà inaugurata giovedì 23 giugno 2016 la mostra di opere pittoriche e sculture  dell’Accademia Belle Arti Santa Giulia di Brescia con la quale l’Amministrazione Comunale di Selvino ha recentemente siglato un accordo di collaborazione triennale.

Saranno presenti il Direttore Romagnoli e il Vice Direttore prof. Ghilardi.

PMoshe Aranresenti anche un ex bambino di Sciesopoli, Moshe Aran, e una comitiva proveniente da Israele in visita all’ex colonia ebraica. Potremo ascoltare dal vivo la sua testimonianza circa il periodo in cui soggiornò a Selvino.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 10:30 Ritrovo Piazza del Comune e saluto delle Autorità
Ore 10:45 Sala Consiglio
– Inaugurazione da parte del direttore Romagnoli della mostra «Giovani sculture» realizzate dagli studenti dell’Accademia S. Giulia di Brescia
– Moshe Aran racconta la sua esperienza durante la seconda guerra mondiale e la sua rinascita a Sciesopoli
– L’arch. Lara Magnati illustra il progetto di recupero di Sciesopoli del premio “Restaura Bergamo 2016”
Ore 11:45 Visita a Sciesopoli
Ore 12:30 Conclusione e saluti finali

 .

[sz-video url=”https://www.youtube.com/watch?v=jfCH4ND4LLs&feature=youtu.be” /]


Moshe Aran, il bambino di Selvino divenuto pilota di aerei in Israele.
Moshe AranMoshe è nato in Romania nel 1931. Durante la seconda guerra mondiale stava a Iasi, la sua città natale. Come tutti gli ebrei, fu costretto a indossare una stella gialla e dovette subire i pogrom che nelle sua città furono tra i peggiori sofferti dagli ebrei dell’Europa orientale.
Nel mese di agosto del 1944, il padre venne ucciso in un bombardamento russo.
Moshe lo trovò  morto per strada, e come ha raccontato in seguito: “In quel preciso momento è finita la mia infanzia”.
Come membro dei movimenti giovanili sionisti “Bnei Akiva”, Moshe ha assorbito i valori sionisti e la volontà di immigrare in Israele.
Dopo la guerra, i membri del movimento “Bnei Akiva” volevano immigrare in Israele e Moshe decise di unirsi a loro, anche se aveva solo 13 anni. Subito dopo il suo “Bar Mitzvah” iniziò varie peregrinazioni attraverso l’Ungheria, la Jugoslavia e l’Italia, dove si riunì con i compagni alle centinaia di bambini ebrei salvati nella casa chiamata “Sciesopoli” di Selvino.
Questa casa era gestita da membri della “Brigata Ebraica” (una unità di soldati ebrei nell’esercito britannico).
Tutti i bambini iniziarono a recuperare fisicamente e mentalmente dall’orrore della guerra.
Nell’inverno del 1947 cercò di raggiungere Israele sulla nave “Chaim Arlozorov” insieme ad altri ragazzi di Selvino. Ma le autorità britanniche intercettarono la nave e gli immigrati vennero deportati a Cipro.
Un anno dopo Moshe e il suo gruppo, emigrarono per la seconda volta e finalmente raggiunsero Israele. Divennero degli agricoltori nel Kibbutz di Ramat David e un anno dopo si trasferirono al Kibbutz di Ze’elim.
Il breve periodo trascorso a Ramat David, nei pressi di una base aerea, lo influenzò molto e sognava di diventare un pilota. Purtroppo era stato reclutato nel primo battaglione dell’esercito del Palmach. Solo più tardi, con molta fatica, riuscì a entrare nell’aviazione israeliana.
Nel 1952 Moshe iniziò la sua formazione di pilota, e dopo avere avuto il diploma, fu di stanza nella squadriglia trasporti di volo chiamato “Flying Camel” – il primo squadrone nella Air Force – e servì come ufficiale di formazione.
Durante il servizio militare partecipò a due operazioni ben note: “Snunit” e “Yarkon”.
Moshe AranNel 1955 è stato trasferito all’unità di controllo aerea, come ufficiale delle operazioni e ha partecipato al suo adattamento. Durante il servizio è stato nominato comandante dell’unità di controllo che ha guidato per 32 anni.
Allo stesso tempo, ha continuato a volare nella sua squadra fino al 1970. Moshe ha combattuto in tutte le guerre di Israele, a partire dall’operazione “Kadesh” per la prima guerra del Golfo nel 1991.
Dopo essersi congedato dall’esercito alla fine del 1958, Moshe si impegnò nell’agricoltura a Kfar Vitkin, ed è stato addestrato come “pulcino sexer”, ossia come selezionatore del sesso dei pulcini per ragioni agricole ed economiche. Inoltre è stato certificato come istruttore di volo per l’aviazione civile, in cui ha lavorato fino al 2002.
Dal 1959 vive a Moshe Michmoret. È stato coinvolto in attività pubbliche in qualità di membro del Consiglio di Emek Hefer, e come presidente e tesoriere dell’Associazione Michmoret.
Oggi coltiva una serra e continua a lavorare come “pulcino sexer”, ed è felice di vedere regolarmente i suoi figli e gli otto nipoti.


.

Translate »