Caro Papa Francesco,

scrivo da Ithaca NY (USA) nel giorno dell’otto settembre, importante ricorrenza per la nazione italiana.
Lo faccio con molto piacere e una grande ammirazione per la vostra comprensione dello spirito umano e tutto ciò che potrebbe unirci nella maggior parte dei casi.
Sono l’unica figlia di sopravvissuti della Shoah a Lodz in Polonia. Mia madre si è unita a decine di migliaia di altri sopravvissuti che si diressero verso la Palestina, per mezzo dell’emigrazione illegale dall’Europa. Hanno raggiunto l’Italia (Milano, il campo DP di Rivoli, Selvino, Genova, Bogliasco, Bocca Di Magra) e, infine, a bordo di un nave, nella speranza di raggiungere la Palestina. Insieme a 1.414 sopravvissuti sono stati intercettati dagli inglesi e incarcerati a Cipro, dove sono nata.

Nel 2012 ho fatto un viaggio sulle orme del viaggio dei miei genitori dopo la guerra, e ho visitato tutti i luoghi dove  si sono fermati per soggiorni più o meno brevi.
Ho chiamato questo viaggio “Cargo of Hope” ossia “Mercantile della Speranza”.
Uno dei luoghi che ho visitato, che ha finito per essere per me inquietante è stato la ex colonia di Sciesopoli a Selvino.
Negli ultimi 2 anni, insieme ad alcuni amici e colleghi italiani, siamo giunti alla decisione che qualcosa deve essere fatto per quanto riguarda l’abbandono e l’apatia che abbiamo osservato a Sciesopoli, mentre è netta la  sensazione di sacralità del luogo.
Ho sognato giorni e notti questo posto, il suo ruolo dopo la guerra e il suo significato e il messaggio di questi giorni, e per quello che potrebbe rappresentare il futuro.

Il 25 maggio 2014 un nuovo sindaco, Diego Betocchi è stato eletto a Selvino. Egli è un giovane di 26 anni. E insieme a lui sono stati eletti Paolo Carrara e Simona Murero.
Sono i nostri partner in un progetto che abbiamo avviato più di un anno fa, con cui stiamo cercando di preservare la memoria di Sciesopoli, per onorare i cittadini di Selvino, per raccontare la storia dei bambini ebrei sopravvissuti che in questo luogo sacro hanno conquistato la loro infanzia rubata, una “nuova famiglia” e soprattutto la speranza.
Abbiamo percorso una lunga strada da quando abbiamo iniziato la nostra missione.
In particolare, abbiamo introdotto nella comunità italiana la vita e l’eredità di un capitolo della loro storia, che è poco conosciuto e di cui possiamo essere orgogliosi.
Questo capitolo della storia trascende la religione e la nazionalità e conferma i diritti umani e la dignità, e soprattutto la speranza!
Nella nostra tradizione ebraica ci aggrappiamo saldamente all’ideale di «Le’Dor Va’Dor» – di generazione in generazione, e al nostro impegno di Tikkun Olam – riparazione del mondo!
E’ con questo spirito che vi scrivo per chiedere le vostre sante benedizioni, affinché la vostra partecipazione trasmetta coraggio a questi giovani leader e al sindaco di Selvino.

Speriamo di poter continuare nel progetto di preservare la storia di 800 bambini sopravvissuti alla Shoah, dei loro soccorritori (tra i quali il prof. Luigi Gorini), dei loro consiglieri e della popolazione di Selvino, che hanno aperto i loro cuori e allargato le braccia per aiutare e riabilitare. Il nostro auspicio è che questo posto diventi una Memoriale e un centro educativo per la tolleranza, i servizi sociali e la Pace.

Con il massimo rispetto per la vostra guida e le benedizioni,

Miriam Bisk
Ithaca, NY


La risposta del Papa Francesco tramite il suo nunzio apostolico, Carlo Maria Viganò, 9-12-2014

The letter with the blessing of Pope Francis

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