Visita a Selvino di Haim Pelts, con alcuni amici, in data 8 novembre 2018.
A ricordo del padre Yitzhak Pelts (o Pelz, nato nel 1933), un Bambino di Selvino, accolto, curato e formato alla nuova vita in Israele, insieme ai suoi fratelli: Dov (nato nel 1931), Zvika (nato nel 1935, che è stato in visita a Selvino), Rifka (nata nel 1937) e Yoshi-Josef (nato nel 1939), tutti originari di Tomaschov in Polonia, figli di Samuel e Sarah. 
Yitzhak Pelts è morto nel 1994, aveva solo 60 anni. 

Il figlio Haim ha voluto rivedere Selvino e la colonia di Sciesopoli, il luogo in cui suo padre è rinato alla vita. Con parole rotte dell’emozione, che ci commuovono, ha voluto ricordarlo e commemorarlo per sé, per la sua famiglia e i suoi discendenti. Ma anche per noi, perché non dobbiamo dimenticare la pagina più tragica della storia umana, la tragedia della Shoah dovuta all’odio, al razzismo e all’antisemitismo. 

Suo padre Yitzhak aveva 13 anni quando giunse a Selvino dalla Polonia con i suoi fratelli Dov, Zvika, Josef e la sorella Rifka. Furono aiutati dal Joint (American Jewish Joint Distribution Committee) e dalla Brigata Ebraica.
La madre Sara, che da nubile portava il cognome di Hamer, venne accolta in un grande campo profughi vicino a Milano (probabilmente il campo “Adriatica”). 
Yitzhak rimase per circa due anni a Sciesopoli, sotto la guida attenta del direttore Moshe Zeiri, che fu come un padre per tutti i bambini della casa di Selvino.

Come i suoi fratelli, anche Yitzhak lasciò Selvino nel novembre 1948 con l’ultimo gruppo di bambini insieme a Moshe Zeiri. Prese il treno da Milano sino a Napoli e poi con la nave greca Theti raggiunse Israele. Fu un viaggio legale perché il 16 maggio 1948 lo Stato d’Israele era stato riconosciuto dall’Onu.


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