Questa canzone è stata scritta e composta da Ya’akov Hollander, uno dei ragazzi ebrei di Sciesopoli morto ad 82 anni, il 2 aprile 2014.
È stato uno dei più conosciuti compositori ed arrangiatori musicali d’Israele.
La sua passione per la musica nacque proprio a Sciesopoli dove si dedicò all’organizzazione del coro.

È stata scritta in occasione del ventesimo anniversario della morte di Moshe Ze’iri, il fondatore di Sciesopoli, deceduto il 26-12-1987.
Ed è cantata dagli allievi della Scuola di Recitazione Beit Zvi di Ramat Gan.


Questo è il testo della ballata, tradotto in italiano

Tra i suoi alunni era una leggenda vivente
È rimasto nei nostri cuori per l’eternità
Ed anche se non era un vero Rabbino
per noi è stato senza dubbio un Rabbino.

Moshe era il nostro Rabbino
E tale sempre per noi è rimasto
Il tempo è passato, gli anni sono passati
Ma se solo per un attimo chiudi gli occhi
Ecco che egli appare direttamente dal cielo!

Si può quasi sentire il suo canto
Moshe era il nostro Rabbino
E così per sempre per noi è rimasto.

Ha cantato le canzoni di Sion e il miracolo
Del riscatto che è appena iniziato
Il miracolo di un albero che sta volando
Sulle navi che hanno attraccato a Malta.

Alla vigilia del Sabato ha sempre proclamato
Cosa e chi fosse Yiddish nel gusto e nei sapori
Anche se il suo sguardo volgeva al futuro
Non dimenticò mai l’orrore del passato.

Moshe era il nostro Rabbino
E tale sempre per noi è rimasto
Il tempo è passato, gli anni sono passati
Ma se solo per un attimo chiudi gli occhi
Ecco che egli appare direttamente dal cielo!

Si può quasi sentire il suo canto
Moshe era il nostro Rabbino
E così per sempre per noi è rimasto.

Come tale è rimasto sino alla fine della sua vita
Quindi lo ricorderemo con una vecchia canzone,
Nello stesso modo e non in un altro
Come a Selvino a cantare ci ha insegnato.

Moshe era il nostro Rabbino
E tale sempre per noi è rimasto
Il tempo è passato, gli anni sono passati
Ma se solo per un attimo chiudi gli occhi
Ecco egli appare direttamente dal cielo!


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