Link a un breve profilo di Gary Bertini sul sito della Rai
Link a un’intervista di Gary Bertini

Bertini-Debussy
Qualche anno fa Francesco Spagnolo, curatore della Magnes Foundation, Berkley, aveva pubblicato sul “Diario” della settimana questa sua nota: “Ho incontrato la vicenda di Selvino circa dieci anni fa, intervistando Gary Bertini (Brichevo, 1 maggio 1927 – Tel Aviv, 17 marzo 2005) per il “Diario della Settimana”.
“Gary Bertini, un compositore e direttore d’orchestra fra i più noti al mondo intero, con studi a Milano e Parigi (Nadia Boulanger), alla guida della Filarmonica d’Israele dal 1955, attivo sui podi di mezzo mondo tra l’Opéra di Parigi, la Scala, gli Stati Uniti e il Giappone, con base alternativamente a Tel Aviv (dove è stato direttore della New Israeli Opera), in Scozia, a Parigi, e una ponderosa attività in Germania.”

Il sito di Diario non è più in rete, ma Archive.org ne ha archiviate delle pagine, e il link qui sotto dovrebbe portare diretti al pezzo che scrissi allora.
Ecco la testimonianza di Gary Bertini.

Gary Bertini Conservatorio di Milano

Iscrizione di Gary Bertini al Conservatorio di Milano, 1947-1948

«Nell’inverno 1946, dalla Palestina venni inviato in Italia per l’alyat hano’ar (l’immigrazione illegale in Palestina dei sopravvissuti, ndr).
A Selvino, nelle montagne sopra Bergamo, una villa che nel periodo fascista era stata una colonia estiva, grazie all’interessamento del biologo milanese Luigi Gorini, un combattente antifascista, divenne luogo di ricovero per circa due o trecento bambini tra i dodici e i diciotto anni, profughi dall’Europa dell’Est.
Sono stati mesi, anni straordinari. Gorini mi presentò al compositore Bruno Bettinelli, che mi fece studiare armonia e contrappunto. Due mattine alla settimana scendevo a Milano, dove ero iscritto al Conservatorio. Il resto del tempo lo trascorrevo con i ragazzi, che avevano quasi la mia età.

Bertini-MahlerOggi non riesco a rievocare quelle esperienze, anche perché dopo circa due anni tornai in Palestina con l’ultimo gruppo di profughi e entrai subito nell’esercito per la guerra d’Indipendenza …

Quello che mi è rimasto è il ricordo del contrasto e dell’unità tra le mie due vite: essere diviso tra la musica, il Teatro alla Scala con Vittore Veneziani, De Sabata, il ritorno di Toscanini, la prima dell’Elisir con Tito Schipa [uno dei “benefattori” di Sciesopoli fascista, ndr], Milano che dopo la guerra rinasceva, e questi ragazzi, traumatizzati da esperienze brutali, è stato per me fondamentale. Con molti di loro sono rimasto in contatto per tanti e tanti anni»..

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https://web.archive.org/web/20031209155344/http://www.diario.it/index.php?page=spe.memoria.vite

Gary Bertini Gary Bertini autografo su Ebay

Gli appassionati di Mahler devono a Gary Bertini, direttore d’orchestra scomparso nel marzo 2005,  l’unica registrazione discografica convincente dell’opera incompiuta di C.M. von Weber e terminata da Gustav Mahler dal titolo “Die drei Pintos”.

Accanto ad essa sono soprattutto le esecuzioni dal vivo di Bertini, ricche di una trascinante emozionalità, a lasciare un’impressione duratura quale interprete mahleriano. Le quattro registrazioni di altrettanti concerti, svoltisi in Giappone nel 1991, documentano la freschezza e la precisione di Bertini.
Anche le registrazioni in studio prodotte tra il 1984 ed il 1991 presso la WDR di Colonia evidenziano la chiarezza strutturale, l’ equilibrio preciso di dinamica e tempo, la risoluzione di nessi formali da parte del compositore, tanto che ci permettono di  definirlo “un contemporaneo del futuro”.

[vsw id=”https://youtu.be/ERbIyfXDUNE” source=”youtube” width=”425″ height=”344″ autoplay=”no”]

Anche se il ciclo mahleriano del 1928 di Bertini non è percettibilmente orientato ad emozioni estreme, la registrazione  testimonia con una chiarezza inalterabile, il particolare impegno e l’affinità emozionale di Bertini alla musica di Mahler.


Due documenti dell’archivio storico comunale di Selvino ci parlano della presenza a Sciesopoli di Gary Bertini, nel primo documento come studente proveniente dalla scuola UNRRA “Cadorna” di Milano e nel secondo come “maestro di scienze e cultura musicale” per la colonia Sciesopoli di Selvino.
Da notare che la data di nascita in questi documenti risulta essere l’11 maggio 1928, mentre nella biografia di Wikipedia è il primo maggio 1927.

1948-05-18 Garry Bertini dalla scuola UNRRA Cadorna di Milano a Selvino1948-05-18 – Permesso di soggiorno a Gary Bertini studente romeno, in Italia da ottobre 1946, dal campo UNRRA della scuola Cadorna di Milano inviato alla Colonia Ebraica AJDC di Selvino.
1948-06-23 Permesso Garry Bertini da Selvino ai campi profughi1948-06-23 – Permesso a Gary Bertini per visitare i campi profughi in Italia a partire dal Campo Children Home VTC con documento di viaggio della Comunità Israelitica di Milano.
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