Oggi ricorre l’anniversario della nascita, il 7 settembre 1917, di Jenny Aloni, una scrittrice ebrea originale e interessante, ben conosciuta in Germania e in Israele, ma da noi del tutto ignota e mai tradotta. Una delle più importanti scrittrici di lingua tedesca vissuta in Israele.
Infatti per molti anni fece parte del VdSI, il Gruppo di scrittori di lingua tedesca in Israele, fondato a Tel Aviv dal giornalista Meir Faerber nel 1975.
Grazie ai suoi testi in versi e prosa, scritti in momenti diversi della sua vita e tutti in lingua tedesca, divenne una delle più popolari scrittrici tedesche di Israele.
Jenny AloniLavorò come capo gruppo a Schniebinchen (Swibinki) nella Bassa Lusazia, in Polonia a circa 130 Km da Dresda, in un kibbuz che lei descrisse come un’isola felice, in cui la dittatura nazista poteva essere dimenticata. Quella casa era stata costituita nel 1935 dai movimenti sionisti per accogliere i giovani ebrei per l’emigrazione o Aliyah in Palestina. La casa fu chiusa dall’intervento dei nazisti che avevano occupato la Polonia. Era simile a Sciesopoli nei metodi educativi.
Per questo ci piace ricordare la vita e il contributo originale di Jenny Aloni che da giovane vi operò come educatrice.
Il tema della casa e del “diverso” è al centro dell’opera di Aloni. Anche chi è vicino a noi può esserci straniero, estraneo, così scrive Jenny Aloni, in un modo originalissimo e attuale, in un tempo in cui le migrazioni pongono il problema di chi siano gli stranieri, i forestieri “abitanti della foresta”, appartenenti a terre, paesi, città, culture, religioni lontane, diverse da noi e perciò a noi estranei.

Così c’è da chiedersi: chi siamo? chi è il nostro vicino o il nostro prossimo?
La riflessione di Jenny Aloni ci inquieta, perché oltrepassa le frontiere, i muri e i reticolati – lontani da noi – e si concentra su quelli vicini a noi, nella nostra stessa dimora. Siamo forse stranieri nella nostra casa? Forestieri a noi stessi?
I suoi libri approfondiscono i problemi dell’adattamento culturale, sociale e linguistico in una nuova patria e della necessità di fa vivere una memoria che mantenga sempre vivi gli orrori della storia. Un messaggio di un’attualità sorprendente.
E sorprende che nessun editore l’abbia tradotta in italiano!
Del resto, nella crisi dell’editoria, il ruolo maggiormente in crisi è proprio quello dell’editore, come qualcuno sostiene.
Per fortuna non mancano le piccole case editrici, che si reggono sulla passione disinteressata di pochi amanti e cultori del libro, che ogni giorno fanno i conti con finanze ristrette e devono fare tutto con grande impegno.

Jenny AloniBiografia
Jenny Rosenbaum, figlia di un commerciante ebreo, nasce a Paderborn in Germania, il 7 settembre 1917.
Già a partire dal 1933 aderisce alla causa sionista e nel 1935 abbandona il liceo di Paderborn per trasferirsi a Berlino, dove studia la lingua ebraica e si occupa dell’educazione al sionismo di un gruppo di giovani ragazze, avvicinandosi anche agli ideali del partito socialista.
La casa di famiglia di Paderborn viene rasa al suolo durante la “Notte dei cristalli” del novembre 1938. La casa di famiglia venne quasi completamente distrutta, anche i mobili dell’ufficio commerciale furono incendiati.
Nel 1939, dopo aver terminato gli studi liceali grazie al contributo avuto dai rappresentanti della comunità ebraica, lasciò Berlino alla volta di Gerusalemme.
Nel mese di novembre 1939 Jenny Aloni si unì a un viaggio di bambini ebrei e di giovani per raggiungere la Palestina passando per Trieste. Nel 1942 sua sorella fu deportata in un lager di morte tutt’oggi sconosciuto. I suoi genitori vennero deportati nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove il padre morì nel 1944. La madre venne deportata ad Auschwitz dove è morta, ma è sconosciuto il giorno della loro morte.
In Palestina Jenny studiò con una borsa di studio all’università ebraica di Gerusalemme, guadagnandosi da vivere con piccoli lavori domestici.
Ha svolto anche un’attività di volontariato sociale a favore dei bambini e dei giovani abbandonati.
Tuttavia, quando le truppe di Hitler cominciarono l’invasione dei territori nordafricani, lasciò Gerusalemme e nel 1942 si arruolò nella Brigata Ebraica dell’esercito britannico, lavorando soprattutto nel reparto infermeria.
Jenny Aloni rielaborò in modo letterario questa parte della sua vita nel suo primo romanzo “Zypressen zerbrechen nicht” del 1961.
Nel 1946 terminò il suo servizio militare e frequentò una scuola per assistenti sociali per minori a rischio.
Nel 1946 ha soggiornato a Parigi e a Monaco di Baviera per collaborare al rimpatrio degli ebrei sfollati ed assisterli a raggiungere i loro paesi d’origine o la  Palestina. Durante la guerra arabo-ebraica Jenny Aloni svolse il ruolo di paramedico.
L’aiuto e l’assistenza, che Jenny Alony ha offerto alla causa ebraica, si comprende e giustifica dato che la sua intera famiglia, deportata dalle truppe naziste, aveva perso la vita nei campi di concentramento di Theresienstadt e Auschwitz. Alla loro memoria dedicò nel 1980 la raccolta di poesie: “In den Schmalen Stunden der Nacht”.
Nel 1948 sposò Ezra Aloni, che nel 1934 era emigrato in Palestina.
Nel 1950 nacque sua figlia Ruth.
Nel 1955 Jenny Aloni tornò, dopo 20 anni, alla sua città natale di Paderborn.
Dal 1957 la famiglia si è stabilita a Ganei Yehuda vicino a Tel Aviv.
Dal 1963 al 1981 Jenny Aloni ha lavorato come volontaria nell’ospedale psichiatrico di Beer Yaakov.
Nel 1967 alla scrittrice venne conferito il premio culturale della città natale di Padeborn.
Dal 1992 Jenny Aloni, un anno dopo essere stata insignita del Premio Meersburger Droste-Preis e dell’Annette-von-Droste-Hülshoff Preis, si prese cura della sistemazione delle sue opere, del suo archivio e del suo lascito letterario che donò alla biblioteca dell’Università di Paderborn.
Morì il 30 settembre 1993 a Ganei Yehuda, in Israele.

Paderborn_Jenny-Aloni-GedenksteinOpere
– Gedichte, poesie, 1956
– Zypressen zerbrechen nicht, romanzo, 1961
– Jenseits der Wüste, racconto, 1963
– Der blühende Busch, romanzo, 1964
– Die silbernen Vögel, racconti, 1967
– Der Wartesaal, romanzo, 1969
– In den schmalen Stunden der Nacht, poesie, 1980
– Die braunen Pakete, racconti, 1983
– Ausgewählte Werke 1933-1986, 1987
– “… man müßte einer späteren Generation Bericht geben”, 1995 (con Hartmut Steinecke)
– “Ich möchte auf Dauer in keinem anderen Land leben”, 2000
– “Ich muß mir diese Zeit von der Seele schreiben…”, 2006

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Scelta bibliografica
– Becker, Sabine, Zwischen Akkulturation und Endkulturation. Anmerkungen zu einem veranchlaessigten Autorinnentypus: Jenny Aloni und Ilse Losa, in «Exilforschung. Ein internationales Jahrbuch», Band 13, Kulturtransfer im Exil, 1995, pp. 114-136.
– Jacobs, Wilhelm, «Die Unerwünschte» (zu Zypressen zerbrechen nicht), in «Sonntagsblatt», 1.12.1961.
– Kienecker, Friedrich/ Steinecke, Harmut, Aloni Jenny, Ausgewählte Werke, 1939-1986, mit Beiträgen zu Leben und Werk von Harmut Steinecke, Luise Pohlschmidt, Friedrich Kienecker, Margarita Pazi, Padeborn, 1987.
– Martelli, J.H., «Das Wort der Befreiung. Die Schriftstellerin Jenny Aloni», in «Allgemeine Wochenzeitung der Juden», 11.08.1967.
– Pazi, Margarita, Rezension zu In den schmalen Stunden der Nacht, in: «Neue Deutsche Hefte», 1981, Heft I, S.139-140.
– Romain, Lothar, «Eingesperrt zum Sterben» (zu Der Wartesaal), in «FAZ», 29.9.1969.
– Renneke, Petra, Das verlorene, verlassene Haus, Bielefeld, 2003.
– Schoppmann, Claudia (Hg.), Im Fluchtgepäck die Sprache. Deutschsprachige Schriftstellerinnen im Exil, Berlin, 1991.
– Steinecke, Hartmut (Hg.), Jenny Aloni, Paderborn, 1996.
– Id., Das Jenny-Aloni-Archiv der Universität Paderborn, Paderborn, 1996.
– Id. (Hg.), „Warum immer Vergangenheit?”, Münster, 1999.
– Wall, Renate, Lexikon deutschsprachiger Schriftstellerinnen im Exil 1933- 1945, Gießen, 2004.

Jenni Aloni giovane Jenny Aloni 1960
Jenny Aloni identity 1941 Jenny Aloni 1980

Sitografia
http://kw.upb.de
http://www.mscd.edu
http://www.lwl.org

Tratto da:
– https://de.wikipedia.org/wiki/Jenny_Aloni
– http://www.exilderfrauen.it/dettaglio.php?id=29
– http://www.juedischeliteraturwestfalen.de/index.php?vArticle=11&valex=101&author_id=00000001&id=1

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