Miriam Bisk, presidente dell’associazione noprofit Amuttah “Bambini di Selvino”, parla dei suoi genitori, Salek Najman e Lola Popinska, ebrei polacchi, unici sopravvissuti alla Shoah, rifugiati in diversi campi profughi e poi detenuti nei campi britannici a Cipro.
Il padre di Miriam faceva parte del movimento giovanile Gordonia, di cui era stato segretario nella sua Hachsharah.
A Sciesopoli, insieme a Lola, sua futura sposa, divenne uno dei motori organizzativi della vita dei piccoli ebrei Bambini di Sciesopoli.
La giovane coppia si imbarcò per la Palestina sulla nave Hatikva, che lasciò Bogliasco (Genova) il 14 maggio 1947. La nave è stata intercettata dagli inglesi e tutti sono stati rinchiusi a Cipro, dove Miriam è nato nell’ospedale militare britannico.

Mentre ci aggrappiamo alle ultime ore del 2017, ci prepariamo ad accogliere il 2018 con speranza e fiducia.
Ringrazio tutte le persone per il sostegno al progetto di preservare la memoria della Casa dei Bambini di Selvino, e auguro a tutti un felice Anno Nuovo!
Miriam


 

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